LA DIETA
MEDITERRANEA
UNESCO
"La Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice elenco di alimenti. Essa promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base delle consuetudini e delle festività condivise da una data comunità e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, racconti e leggende. La Dieta si fonda sul rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali, dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo"
(Nomination file no. 00394 for Inscription on the Representative List of the Intangible Cultural Heritage in 2010 - Nairobi, Kenya - November 2010).
ANNI 50:
Emergono le prime evidenze scientifiche della validità dei principi della Dieta Mediterranea grazie allo “Studio dei sette Paesi” promosso da Ancel Keys, primo biologo nutrizionista della storia.
KEYS IDENTIFICA SETTE NAZIONI:
Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Iugoslavia, Paesi Bassi e Giappone e ne studia i rapporti tra stile di vita, dieta, ed insorgenza di malattie cardiache ed ictus.
I risultati mostrano che più ci si allontana dal regime alimentare tipico dei paesi del mediterraneo maggiore è l’incidenza di patologie cardiovascolari.
2010:
L’UNESCO riconosce la Dieta Mediterranea come “patrimonio immateriale dell’umanità” attribuendo la paternità ad Italia, Grecia, Marocco, Cipro, Croazia, Spagna e Portogallo.
La Dieta Mediterranea rappresenta “un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo”.
È caratterizzata da cereali – soprattutto integrali – frutta fresca, frutta secca, verdura, olio d’oliva e spezie a cui si affianca un modesto consumo di derivati animali: latticini, carne, pesce.
Anche le bevande alcoliche, se consumate responsabilmente, rientrano con moderazione nel regime alimentare mediterraneo.
IL CREA
Il CREA ha rilasciato un insieme di Linee Guida pratiche, ispirate ai principi della Dieta Mediterranea, per seguire un regime alimentare sano:
- Consumare quotidianamente almeno 5 porzioni di frutta fresca e verdura e circa 30 g di frutta secca oleosa, secondo quanto indicato dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia);
- Ridurre il consumo di grassi saturi. Importante è la sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi, come l’olio d’oliva o gli olii di semi preferibilmente utilizzati a crudo, che sono in grado di favorire la normalizzazione dei livelli di colesterolo nel sangue contribuendo alla prevenzione di patologie a carico del sistema cardiocircolatorio;
- Cercare di introdurre la maggior parte delle calorie giornaliere (circa il 50-60%) attraverso il consumo di carboidrati complessi fra cui cereali (farro, orzo, segale, ecc.), pasta, pane e riso preferibilmente integrali. I cereali integrali sono un’ottima fonte di fibre rispetto a quelli prodotti attraverso l’impiego di farina raffinata;
- Favorire il consumo di proteine vegetali, come ad esempio i legumi, creando combinazioni che permettano l’assunzione di tutti gli amminoacidi essenziali. Il consumo di proteine animali andrebbe limitato;
- Quando si consumano prodotti di origine animale sarebbe meglio preferire il pesce e le carni bianche e limitare invece il consumo di carne rossa, insaccati e latticini (soprattutto quelli particolarmente grassi). Il consumo di questi ultimi andrebbe ridotto ad un massimo di 2 volte a settimana;
- Ridurre il consumo di zucchero e prodotti addizionati di zuccheri semplici (merendine confezionate, dolciumi, caramelle, biscotti confezionati, ecc.);
- Ridurre il consumo di sale, seguendo gli accorgimenti forniti dal Ministero della Salute;
- Bere molta acqua (almeno 1 litro e mezzo al giorno);
- Variare molto le proprie scelte alimentari ogni giorno.